Con l’avvento di Internet, il dilagare dei nuovi linguaggi e delle tecnologie digitali – che grazie ad un progressivo processo di domesticazione danno luogo a fenomeni di autocomunicazione di massa –, la rete rappresenta lo strumento grazie al quale la società civile organizza il proprio consenso in gruppi di opinione, che si mobilitano senza leader ed organizzazioni strutturate, partecipando a pieno titolo al dibattito pubblico e promuovendo nuove forme di impegno politico. In un contesto sociale in profonda crisi identitaria, liquido e disintermediato, il modello di democrazia rappresentativa si sta trasformando ed ibridando in nuove forme di partecipazione e rappresentanza della società civile. Questo fenomeno è senza dubbio parzialmente riconducibile alla profonda disaffezione e sfiducia dei cittadini nei confronti dei corpi intermedi tradizionali e delle Istituzioni, che si fa strada fin dal crollo delle ideologie e dei partiti tradizionalmente intesi. Le nuove modalità di partecipazione attivate dal web svolgono un ruolo determinante nella costituzione ed elaborazione politica, nonché nell’organizzazione del consenso, un ruolo che va a sovrapporsi o addirittura ad assolvere al ruolo tradizionale dei partiti. Il presente lavoro mira ad individuare un trend generale a partire dall’analisi della dimensione particolare del fenomeno, qui circoscritta alla partecipazione alla vita politica ed amministrativa di Roma. Nello specifico si fa riferimento a tre casi studio ritenuti rappresentativi, emersi a seguito di un’attenta ricognizione sulla rete con lo scopo di includere le realtà più significativamente attive nel dibattito pubblico romano.
Partecipazione politica e società civile: fra disintermediazione e nuovi corpi intermedi. Il caso Roma / Calò, Ernesto Dario; Mongiardo, Melissa. - (2018), pp. 169-212. - MEDIA E WEB COMMUNICATIONS.
Partecipazione politica e società civile: fra disintermediazione e nuovi corpi intermedi. Il caso Roma
Calò, Ernesto Dario;Mongiardo, Melissa
2018
Abstract
Con l’avvento di Internet, il dilagare dei nuovi linguaggi e delle tecnologie digitali – che grazie ad un progressivo processo di domesticazione danno luogo a fenomeni di autocomunicazione di massa –, la rete rappresenta lo strumento grazie al quale la società civile organizza il proprio consenso in gruppi di opinione, che si mobilitano senza leader ed organizzazioni strutturate, partecipando a pieno titolo al dibattito pubblico e promuovendo nuove forme di impegno politico. In un contesto sociale in profonda crisi identitaria, liquido e disintermediato, il modello di democrazia rappresentativa si sta trasformando ed ibridando in nuove forme di partecipazione e rappresentanza della società civile. Questo fenomeno è senza dubbio parzialmente riconducibile alla profonda disaffezione e sfiducia dei cittadini nei confronti dei corpi intermedi tradizionali e delle Istituzioni, che si fa strada fin dal crollo delle ideologie e dei partiti tradizionalmente intesi. Le nuove modalità di partecipazione attivate dal web svolgono un ruolo determinante nella costituzione ed elaborazione politica, nonché nell’organizzazione del consenso, un ruolo che va a sovrapporsi o addirittura ad assolvere al ruolo tradizionale dei partiti. Il presente lavoro mira ad individuare un trend generale a partire dall’analisi della dimensione particolare del fenomeno, qui circoscritta alla partecipazione alla vita politica ed amministrativa di Roma. Nello specifico si fa riferimento a tre casi studio ritenuti rappresentativi, emersi a seguito di un’attenta ricognizione sulla rete con lo scopo di includere le realtà più significativamente attive nel dibattito pubblico romano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.